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Discendente del grande Antonio Petito, che rese celebre in tutto il mondo la maschera di Pulcinella. Nato a Napoli nel 1954, dopo aver fatto parte di compagnie teatrali ed aver completato gli studi accademici, sceglie di dedicarsi pienamente alla pittura. Ha approfondito le tecniche essenziali sull’uso del colore frequentando importanti artisti italiani. Famoso soprattutto per i suoi paesaggi, ad olio, china o acquerello, in cui le visioni naturalistiche appaiono sospese in un’atmosfera quasi surreale.
Nel 2014 inizia il ciclo di opere dedicate alla maschera di Pulcinella: “La maschera viene indagata come rifugio o, magari, come contenitore in cui celare stati passionali, forse nascosti perfino a noi stessi. Ma viene indagata anche come momento di sana, incontrollata e gioiosa follia; ecco, quindi, anche l’aspetto ludico della ricerca, con conseguente accostamento all’interpretazione del più illustre e famoso Pulcinella: Antonio Petito. Quindi l’irriverenza, il gioco, l’astrazione, l’irrisione di tutto e tutti, finanche della stessa Morte. Non a caso, ho apposto su alcune opere una citazione tratta dalle Odi di Orazio, “Dulce est desipere in loco”, ovvero “E’ piacevole dimenticare la saggezza al momento opportuno” (Vittorio Petito).
Le sue opere figurano in numerose pubblicazioni d’arte e prestigiose collezioni pubbliche e private.
Angelo Criscuoli con Vittorio Petito all'Auditorium Oscar Niemeyer per la sua Live Painting Performance "Da Ravello, in volo sull'infinito", promossa da Bellarte con il Patrocinio del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello, 2014.
Angelo Criscuoli con Vittorio Petito a Villa Cimbrone, che ospita dal 2012 la mostra di Petito "Memorie di Villa Cimbrone", promossa da Bellarte e curata da Criscuoli. Ravello, 2019.
opera pubblicata
opera realizzata a memoria dall'artista, senza supporti visivi, in una live painting performance tenutasi nel 2014 all'Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello