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Tonino Caputo (Lecce, 1933 – Lecce, 5 agosto 2021) è stato un apprezzato pittore e scenografo italiano . Nel 1952, subito dopo il liceo, si trasferisce a Roma iscrivendosi alla Facoltà di Architettura. Ma prevale il suo interesse per la pittura e nel 1956, sostenuto dai poeti Vittorio Pagano e Rina Durante, partecipa ad una prima collettiva figurativa. Nello stesso anno conosce Gastone Novelli ed inizia la ricerca nel campo dell'informale, che lo porta ad esporre anche con Twombly, Rotella, Accardi, Sanfilippo, Cagli, Gnoli e lo stesso Novelli. Nello stesso periodo collabora con scritti d'arte e disegni a diversi periodici nazionali e strige amicizia con Piero Manzoni, con cui intrattiene una fitta corrispondenza. Quando Piero Manzoni crea le sue prime sculture viventi, appone la propria firma sul braccio sinistro di Caputo, consacrandolo "opera d'arte perenne" e consegnandogli la tessera n.3.
Negli anni 60’ vive prevalentemente a Parigi, ma collabora con l’amico Carmelo Bene, per il quale realizza scenografie e locandine degli spettacoli teatrali. Carmelo Bene gli riserva addirittura un ruolo come attore nel film “Capricci”, girato in gran parte nell’atelier romano di Caputo e presentato a Cannes.
All’inizio degli anni ’70 viaggia nei Paesi dell’Est Europeo e nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia (sezione teatro) con le scenografie per il dramma "Egloga" di Franco Cuomo e Maricla Boggio.
Nel 1975 Caputo vive e lavora per alcuni mesi con l’amico artista Carlo Quattrucci a Barcellona.
Nello stesso periodo realizza diversi disegni per la rivista “Il Mondo”, raccogliendo l'eredità di Mino Maccari.
Verso la fine degli anni ’70 si trasferisce in Australia e, dopo una breve parentesi in Svezia, negli anni ’80 divide la sua attività tra Roma e New York, dove apre uno studio a Manhattan nel 1982.
In quegli stessi anni, Caputo esegue due pale d'altare per la chiesa settecentesca di Quercia di Aulla, mentre la Quadriennale d'Arte di Roma organizza, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, una serie di mostre itineranti di sue opere grafiche in importanti musei del mondo.
Nel 1992 la rivista inglese `Art & Design', in una ricerca dello storico Ken Griffith, inserisce Caputo tra i cinquanta artisti più significativi della seconda metà ‘900 in Italia.
Ha collaborato anche con l’Enciclopedia Treccani come disegnatore e coordinatore per l'immagine.
Nei tardi anni '90, su commissione del sindaco di Helsinborg, Caputo stampa due litografie: una sulle Town Hall della città, che verrà distribuita nelle Pinacoteche di molte città consorelle (tra cui Helsinor, Amburgo, Pinacoteca dell'Opera di Pechino) e l'altra sul S. Basilio di Mosca.
Nel 1999 realizza, su commissione della Società Nokia e delle Ferrovie Laziali, un mosaico che viene collocato nella Stazione di Bracciano.
Il Museo Provinciale di Lecce ospita una grande mostra antologica dell’artista nel 2009 e nel 2017 gli viene conferita la Laurea Honoris Causa dall’Accademia di Belle Arti di Lecce, sua città natale.
Tonino Caputo nel suo studio con Angelo Criscuoli, 2009.
Tonino Caputo e Angelo Criscuoli, 2016.